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Come smaltire il polistirolo: dove si butta per non inquinare e rischiare multe

Contenitori e imballi di polistirolo preservano con efficacia l’integrità di prodotti e alimenti. Sono leggeri e non incidono sui costi di spedizione. Usarli sembra proprio una buona idea. Ma come smaltire il polistirolo quando non serve più? Essendo un polimero, di solito, il polistirolo va conferito proprio insieme alla plastica. Tuttavia, ci sono alcune accortezze che dovresti considerare.

Dove buttare il polistirolo è un dubbio che attanaglia sia cittadini che imprese. Nonostante i numerosi vantaggi, è un materiale voluminoso e ingombrante, che può sgretolarsi in piccoli pezzi ed essere facilmente disperso nell’ambiente. Non essendo biodegradabile, rischia di restare nel nostro ecosistema per secoli.

Tuttavia, il polistirolo è riciclabile e non inquina. Una raccolta differenziata consapevole ne consente la compattazione e il trattamento, per creare nuovi prodotti. È possibile realizzare penne, stendini, cruscotti per auto, mouse e persino cover per smartphone.

Sembra incredibile, ma è proprio così. Stai per scoprire cos’è davvero il polistirolo, come smaltirlo correttamente e quali novità ci attendono nel prossimo futuro.

Cos’è il polistirolo: sei sicuro di saperlo?

Bianco candido e leggerissimo, quando pensi al polistirolo immagini gli imballi che proteggono prodotti industriali e alimenti. In realtà, molti degli oggetti, che usi e consideri di plastica, sono realizzati in polistirolo. Ma andiamo per gradi.

Se vuoi capire cos’è il polistirolo, e perché sia così importante smaltirlo nel modo corretto, è necessario chiarire alcuni aspetti tecnici, che creano spesso confusione.

Cos'è il polistirolo e come smaltire il polistirolo

Per prima cosa, devi sapere che polistirolo e polistirene sono due sinonimi. Entrambi i termini identificano un polimero termoplastico ricavato dallo stirene, un composto aromatico scoperto nel lontano 1839, dallo speziale berlinese Eduard Simon.

Nonostante sia presente nelle piante e in alcuni frutti, lo stirene usato per realizzare il polistirolo a livello industriale è ricavato dal benzene, un costituente naturale del petrolio.

Il polimero usato negli imballaggi è polistirolo espanso (EPS). Per ottenerlo, i granuli di polistirolo subiscono un processo che, semplificando, ne prevede l’immersione in acqua, con l’aggiunta di pentano, un’altra sostanza contenuta nei petroli naturali.

Dunque, il polistirene espanso è una delle principali materie plastiche derivate dal petrolio. Possiede eccellenti caratteristiche di isolamento termico, impermeabilità all’acqua e resistenza a batteri, funghi o altri microorganismi.

Inoltre, è un materiale duttile, leggero e atossico, tutte proprietà che lo rendono ideale per diverse applicazioni, non solo per gli imballaggi industriali, con cui sei abituato a identificarlo.

Perciò, sapere come smaltire il polistirolo e identificare il tipo di polimero che stai per gettare nell’immondizia, permette un riciclo proattivo e il riutilizzo del polistirolo usato.

Come smaltire il polistirolo: applicazioni e identificazione

Le caratteristiche del polistirolo lo rendono ideale per essere impiegato in svariati modi, non solo per gli imballaggi. Ecco alcuni esempi, per chiarire quali sono i potenziali campi applicativi del polistirolo:

  • imballaggi di elettrodomestici o prodotti informatici;
  • custodie e contenitori per DVD e CD;
  • rasoi usa e getta;
  • involucri e contenitori di alimenti, come yogurt, uova, carne, pesce o altri prodotti freschi;
  • posate e piatti monouso;
  • pannelli isolanti per l’edilizia;
  • ecc.

Dunque, molti contenitori per alimenti e oggetti di uso quotidiano, potrebbero non essere di plastica. Come fare per identificarli nel modo corretto?

Devi sapere che, oltre al polistirene, esistono altri tipi di polimeri usati per realizzare imballaggi e prodotti di consumo. Questo genera ancora più confusione quando devi decidere come smaltire il polistirolo. Ecco perché esistono delle codifiche standard internazionali (SPI – Society of Plastic Industry) per aiutarti a identificarlo. Le puoi consultare in dettaglio sul sito del Corepla: i polimeri degli imballaggi.

A prescindere dal tipo di polimero, tutti gli imballaggi sono conferibili nella raccolta differenziata, e sono codificati in 7 categorie:

  • polietilene tereftalato – Sigla PETE O PET e codice riciclo 1;
  • polietilene ad alta densità – Sigla HDPE e codice riciclo 2;
  • cloruro di polivinile – Sigla PVC e codice riciclo 3;
  • polietilene a bassa densità – Sigla LDPE e codice riciclo 4;
  • polipropilene – Sigla PP e codice riciclo 5;
  • polistirene o polistirolo – Sigla PS e codice riciclo 6;
  • altre plastiche – Codice riciclo 7.
sigle dei polimeri per imballaggio

Il simbolo e la sigla di riferimento, per ogni categoria di polimero, sono riportati sulla confezione del prodotto. Ti aiutano a comprendere cosa stai per buttare e puoi fare una raccolta differenziata consapevole, senza rischiare di prendere multe. Inoltre, preservi le dinamiche di riciclo dei prodotti e contribuisci a proteggere l’ambiente.

Dove si butta il polistirolo

Hai visto cos’è il polistirolo e come sia ampio il suo impiego nelle diverse applicazioni. Sai dove si butta il polistirolo, ovvero dovresti conferirlo insieme alla plastica. Ma non farlo senza prima aver considerato le direttive comunicali per il riciclo, poiché variano da comune a comune, in base all’organizzazione prevista nella raccolta differenziata.

Inoltre, ecco qualche utile consiglio per smaltire il polistirolo in modo efficiente:

  • verifica sulla confezione del prodotto se si tratta di polistirolo (sigla PS);
  • ripulisci da eventuali residui di cibo le vaschette e i contenitori per alimenti;
  • separa gli imballi di polistirolo da eventuali parti in cartone;
  • richiedi il regolamento per la raccolta differenziata prevista nel tuo comune. In alcuni casi, il polistirolo da imballaggio va buttato nel secco indifferenziato, mentre quello utilizzato per i prodotti usa e getta, o per contenitori alimentari, va conferito nella plastica.

Ora che sai cos’è e quale sigla lo identifica chiaramente, non è poi così difficile stabilire come smaltire il polistirolo e capire in quale contenitore buttarlo. Basta solo un po’ di buona volontà, per fare quei piccoli gesti che contribuiscono a preservare il pianeta.

Come smaltire il polistirolo

Come smaltire il polistirolo: il futuro è ancora più green

Contenitori e imballi in polistirolo sono una di quelle innovazioni che all’inizio sembravano una grande idea. È leggero, economico, mantiene bene la temperatura e protegge i pacchi durante i trasporti, senza aggiungere costi, per un peso maggiore.

Però, il fatto che il polistirolo non sia biodegradabile e che una raccolta differenziata ancora approssimativa ne causi la dispersione nell’ambiente, ha portato alla ricerca di materiali alternativi.

Infatti, se vogliamo sviluppare un’economia circolare che non solo preservi l’ambiente dall’accumulo di rifiuti, ma li trasformi in una risorsa, è necessario “coltivare” nuovi prodotti.

In quest’ottica, i ricercatori della Ecovative Design di New York hanno sviluppato un nuovo tipo di polistirolo realizzato con materia prima proveniente dall’agricoltura.

I sottoprodotti agricoli, non riutilizzabili come alimenti, vengono puliti e inoculati con il micelio. L’apparato vegetativo dei funghi si lega alla materia prima assumendo la forma desiderata, grazie ad appositi stampi. In questo modo, è possibile produrre imballaggi che presentano tutti i vantaggi del polistirolo, ma sono completamente compostabili, anche a casa. Nascono dalla natura per tornare ad alimentarla una volta esaurito il ciclo di utilizzo.

Il riciclo del polistirolo: soluzioni per le aziende

Nell’attesa che il concetto di economia circolare diventi lo standard nella progettazione di materiali usati per realizzare prodotti e imballaggi, sapere come smaltire il polistirolo è fondamentale.

Ciclia opera nel settore dell’ecologia e smaltimento dei rifiuti da oltre 15 anni. Sappiamo che l’impatto economico nella gestione degli imballaggi richiede soluzioni mirate ed efficaci.

Il polistirolo espanso è leggerissimo, ma molto voluminoso. Occupa spazi enormi e richiede numerosi trasporti in discarica. Le nostre presse compattano il polistirolo con un rapporto di riduzione di 40:1 per offriti la possibilità di:

  • ridurre i trasporti e risparmiarenella fase di smaltimento;
  • produrre blocchi di PS rivendibilialle ditte di stampaggio, per un ritorno economico di tutto rispetto direttamente dai tuoi rifiuti.

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