Presse industriali direttive ATEX

Presse industriali in atmosfera esplosiva: cosa prevedono le direttive ATEX

Le direttive ATEX delineano i requisiti di sicurezza per attrezzature e ambienti operativi in presenza di atmosfere potenzialmente esplosive. Le presse industriali, macchinari fondamentali nel processo di gestione dei rifiuti, non fanno eccezione. Dunque, il costruttore deve garantire adeguate specifiche tecniche per minimizzare i rischi di incidenti.

L’importanza di comprendere e applicare correttamente le direttive ATEX è vitale. Non solo per la sicurezza degli operatori, ma anche per la salvaguardia dell’integrità strutturale delle attrezzature e, in ultima analisi, per la protezione dell’ambiente.

Ma come possono le aziende, indipendentemente dal settore di appartenenza, assicurarsi che le presse per rifiuti industriali siano conformi ATEX? Cosa prevedono tali direttive e qual è il loro campo d’impiego nel dettaglio?

È il momento giusto per toglierti ogni dubbio. Vediamo insieme cosa si intende per ATEX ed esploriamo le intersezioni tra tali normative e le presse industriali per la compattazione dei rifiuti.

Definizione e campo di applicazione delle direttive ATEX

ATEX è l’acronimo di ATmosphères EXplosibles e si riferisce a 2 distinte direttive dell’Unione Europea. Tali direttive sono state concepite per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che presentano atmosfere potenzialmente esplosive. Nello specifico, parliamo della:

  • Direttiva ATEX 2014/34/UE (ATEX 100A) – recepita in Italia con il D.Lgs. 19/05/2016 n. 85 e s.m., riguarda le apparecchiature e i sistemi di protezione destinati all’uso in atmosfere potenzialmente esplosive. Stabilisce i requisiti essenziali di salute e sicurezza per i produttori per assicurare che i loro prodotti siano sicuri per l’uso in questi ambienti.
  • Direttiva ATEX 1999/92/EC (ATEX 137) – recepita in Italia con il D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m., si concentra sulla protezione dei lavoratori. Delinea i requisiti minimi di sicurezza e salute per i luoghi di lavoro con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive. In particolare, suddivide in zone specifiche i luoghi di lavoro, a seconda della probabilità di presenza di atmosfera esplosiva, e specifica i criteri per i quali i prodotti vengono scelti all’interno di tali zone.

L’obiettivo delle norme ATEX è quello di prevenire la generazione di fonti di accensione e garantire che le attrezzature possano resistere agli effetti pressori derivanti da un’esplosione interna.

Dunque, un ambiente è classificabile come ATEX, e soggetto agli obblighi previsti dalle direttive europee, laddove è possibile la formazione di atmosfere esplosive a causa della presenza di sostanze infiammabili, come gas, vapori o polveri in combinazione con l’aria.

Direttive ATEX

Classificazione delle aree pericolose

Le direttive ATEX includono la classificazione delle aree pericolose in zone basate sulla probabilità di occorrenza di atmosfere esplosive. Poiché queste ultime possono essere generate sia da gasvapori o nebbie infiammabili che da polveri combustibili, tali zone sono dettagliatamente categorizzate.

Zone 0, 1 e 2 per i gas, vapori e nebbie:

  • Zona 0 – atmosfere esplosive presenti in modo continuo o per lunghi periodi.
  • Zona 1 – atmosfere esplosive presenti occasionalmente durante il normale funzionamento.
  • Zona 2 – atmosfere esplosive presenti solo raramente e per breve durata.

Zone 20, 21 e 22 per le polveri:

  • Zona 20 – atmosfere esplosive presenti in modo continuo o per lunghi periodi.
  • Zona 21 – atmosfere esplosive presenti occasionalmente durante il normale funzionamento.
  • Zona 22 – atmosfere esplosive presenti solo raramente e per breve durata.

I costruttori di attrezzature e macchinari, come le presse industriali per rifiuti, dovranno ricevere tutte le specifiche corrette da parte delle aziende utilizzatrici, poiché la progettazione e i materiali utilizzati, dipenderanno dalla classificazione delle aree e dai potenziali elementi d’innesco.

Classificazione ATEX delle apparecchiature

La direttiva ATEX 2014/34/UE si applica a tutti i prodotti, elettrici e meccanici, utilizzati in luoghi a rischio di esplosione. In particolare, la direttiva definisce anche le categorie dei prodotti e le caratteristiche che devono soddisfare, nonché descrive le procedure da seguire per ottenere la conformità.

I prodotti e le apparecchiature ATEX vengono classificati in base a 2 specifici livelli. Il primo riguarda l’ambiente all’interno del quale l’apparecchio è destinato a essere utilizzato:

  • gruppo I – prodotti da utilizzarsi in sotterraneo nelle miniere e nei loro impianti di superficie;
  • gruppo II – apparecchiature destinate all’utilizzo in superficie in cui è presente il pericolo di esplosione, ma in altri siti differenti da quelli del gruppo I.

Il secondo livello di classificazione dipende dal grado di protezione garantito dalle apparecchiature, e varia per i due gruppi appena citati.

Gruppo I:

  • categoria M1 – apparecchi che offrono un alto livello di protezione e rimangono funzionanti in atmosfera esplosiva anche in caso di guasto eccezionale;
  • categoria M2 – apparecchi che devono interrompere l’alimentazione di energia in presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva.

Gruppo II:

  • categoria 1 – apparecchi che assicurano un alto livello di protezione e sono destinati agli ambienti con presenza costante o frequente di atmosfera esplosiva. Devono garantire la protezione anche in caso di guasto eccezionale;
  • categoria 2 – apparecchi progettati per fornire un alto livello di protezione in ambienti con atmosfera esplosiva. Devono essere in grado di garantire la protezione anche in presenza di anomalie o difetti di funzionamento ricorrenti;
  • categoria 3 – apparecchi che assicurano un livello di protezione normale e sono destinati agli ambienti con scarse probabilità di atmosfere esplosive.

Gli apparecchi del gruppo II sono poi suddivisi anche in base alle sostanze che causano l’atmosfera esplosiva (gas, vapori e nebbie, polveri).

Infine, senza troppo scendere nei meandri normativi, va detto che il campo d’applicazione della Direttiva ATEX si estende anche ai dispositivi di sicurezza, controllo e regolazione installati al di fuori dell’area potenzialmente esplosiva, se da loro dipende la sicurezza dei prodotti installati nella stessa.

Attrezzature in atmosfera esplosiva direttive ATEX

Requisiti di progettazione e fabbricazione delle apparecchiature ATEX

Macchinari e attrezzature destinati all’uso in atmosfera esplosiva devono essere progettati e fabbricati in modo da non presentare sorgenti di innesco. Perciò, i produttori che intendono vendere apparecchiature e sistemi di protezione destinati all’utilizzo in aree a rischio esplosione, all’interno dell’Unione Europea, sono obbligati a ottenere la certificazione ATEX. Ma riuscire a conseguirla è tutt’altro che semplice.

Ad esempio, la progettazione di una pressa industriale che opera in atmosfera esplosiva, richiede una serie di modifiche e misure di conformità imprescindibili:

  • identificazione delle fonti di ignizione – individuare tutte le possibili fonti di ignizione nella pressa per balle, come superfici calde, scintille elettriche, o attrito meccanico;
  • materiali antiscintilla – utilizzare materiali antiscintilla, o a prova di esplosione, per componenti critici che potrebbero venire in contatto con materiali infiammabili;
  • sistemi di ventilazione – installare sistemi di ventilazione efficaci per ridurre la concentrazione di gas o polveri infiammabili nell’ambiente circostante.
  • sistemi di rilevamento e spegnimento – integrare sistemi di rilevamento di gas o polveri infiammabili e sistemi di spegnimento automatico per prevenire o limitare le esplosioni.
  • isolamento delle fonti di ignizione – isolare o contenere le fonti di ignizione per evitare il contatto con atmosfere esplosive.
  • protezioni elettriche – installare protezioni elettriche e componenti conformi ATEX, come interruttori, cavi, e connessioni a prova di esplosione.

Questi sono alcuni degli aspetti essenziali per garantire che le presse industriali siano progettate e fabbricate in modo tale da minimizzare i rischi di esplosione e garantire la sicurezza dei lavoratori.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che spetta all’azienda utilizzatrice comunicare al costruttore tutte le informazioni necessarie, poiché è una sua responsabilità individuare correttamente le specifiche ATEX adeguate al contesto di lavoro.

Processi di progettazione e produzione di attrezzature e presse industriali ATEX

I produttori dovranno rispettare e garantire determinati processi, che vanno dalla progettazione alla fabbricazione, fino all’installazione e alle verifiche periodiche dei macchinari ATEX. Ecco alcuni dei principali requisiti che dovresti cercare in un costruttore affidabile:

  • valutazione del rischio – il costruttore dei macchinari destinati a lavorare in aree potenzialmente esplosive, dovranno identificare e analizzare tutti i rischi legati che potrebbero verificarsi durante il normale funzionamento e in condizioni di guasto;
  • categorizzazione dei macchinari – step imprescindibile per classificare le apparecchiature in base al livello di protezione richiesto, come definito dalle direttive ATEX;
  • certificazione – ottenere la certificazione ATEX da un organismo notificato, dimostrando che l’attrezzatura o il macchinario soddisfi tutti i requisiti essenziali di salute e sicurezza. La procedura di valutazione della conformità che porta alla certificazione ATEX di un’apparecchiatura, prevede un iter laborioso e complesso, che dipende dalla classificazione del prodotto in termini di potenziale pericolosità;
  • marcatura CE e Marcatura ATEX – fornire una marcatura CE e una marcatura ATEX sulle apparecchiature, indicando che il prodotto è conforme ai requisiti delle direttive UE;
  • documentazione tecnica – preparare e mantenere una documentazione tecnica completa che dettagli la conformità alle norme e ai requisiti delle direttive ATEX;
  • progettazione intrinsecamente sicura – progettare le apparecchiature in modo tale da prevenire la formazione di atmosfere esplosive, o per operare in modo sicuro in tali atmosfere. Ad esempio, attraverso l’uso di materiali antiscintilla o a contenimento di esplosioni;
  • sistemi di protezione – integrare sistemi di protezione che possono arrestare in modo efficace un’esplosione in fase iniziale o ridurre gli effetti di un’esplosione;
  • istruzioni per l’installazione – l’uso e la manutenzione delle apparecchiature richiede opportuna formazione, per assicurarsi che il personale sia consapevole sui rischi associati;
  • manutenzione e ispezioni – stabilire programmi di manutenzione e ispezione per garantire che le apparecchiature continuino a operare in modo sicuro nel tempo;
  • test e verifiche – condurre test e verifiche regolari per assicurarsi che le apparecchiature e i sistemi di protezione funzionino correttamente e siano conformi ai requisiti ATEX.

Tale approccio si estende anche alla scelta delle presse industriali per rifiuti. Se utilizzate in ambienti a rischio di esplosione dovranno essere concepite rispettando tutti i presupposti di sicurezza stabiliti dalle direttive ATEX e garantire i requisiti richiesti.

Dunque, anche le presse industriali per rifiuti dovranno essere progettate e fabbricate seguendo i criteri rigorosi stabiliti dalle norme ATEX. Dalla qualità della componentistica alla costruzione, ogni dettaglio dovrà rispettare standard elevati, per garantire che ogni parte della macchina sia in grado di resistere a condizioni estreme, nonché di prevenire la formazione di fonti di accensione.

Presse industriali ATEX
Pressa verticale V8 preparata ATEX, con sistema di aspirazione integrato.

Quali specifiche tecniche a norma ATEX è necessario richiedere al costruttore?

Quando si tratta di acquistare attrezzature e macchine conformi alle norme ATEX, come le presse industriali da installare in atmosfera esplosiva, è fondamentale conoscere e comprendere le specifiche tecniche da richiedere al costruttore. Queste specifiche possono includere dettagli riguardanti:

  • materiali utilizzati per la costruzione e l’assemblaggio;
  • sistemi di protezione installati;
  • metodi di prova utilizzati per verificare la resistenza a condizioni potenzialmente esplosive.

La chiarezza e la trasparenza in questa fase sono essenziali per accertare che le macchine soddisfino i requisiti di sicurezza necessari. Dunque, le aziende utilizzatrici devono essere in grado di accedere sempre a tutte le informazioni relative alla progettazione, produzione e certificazione ATEX delle macchine commissionate. Ma allo stesso tempo, sono loro stesse responsabili nel comunicare le informazioni corrette ai costruttori e soggette al rispetto delle direttive ATEX nei propri ambienti di lavoro.

Presse industriali conformi alle direttive ATEX: la gestione dei rifiuti efficace e in sicurezza

Siamo giunti alla conclusione di questa breve panoramica sulle direttive ATEX. Come hai visto, sono molteplici le aree d’attenzione. Quando parliamo di sicurezza e salute sul lavoro, oltre alla formazione obbligatoria del personale, è vitale che siano implementate tutte le azioni necessarie a prevenire le situazioni di pericolo negli ambienti in cui si svolgono le attività lavorative.

Le presse industriali sono strumenti indispensabili per la compattazione e la gestione efficace dei rifiuti in diversi settori. Quando devono operare in ambienti a rischio esplosione, possono essere fornite con specifiche costruttive conformi alle norme ATEX, per garantire la massima sicurezza del personale e l’integrità dell’area di lavoro.

Ogni dettaglio, dalla progettazione alla realizzazione, può e deve essere curato per rispondere alle esigenze specifiche di ogni ambiente industriale. L’uso di componenti a prova di esplosione, e di tecnologie avanzate, è dunque vitale per preservare la sicurezza e mantenere elevate prestazioni, pur operando in condizioni estreme.

Grazie alla consolidata partnership con LSM, leader nella progettazione e produzione di presse compattatrici, siamo in grado di fornire soluzioni su misura per le aziende che necessitano di presse industriali conformi alle norme ATEX. Contattaci senza impegno e spiegaci quali sono le criticità che stai affrontando. Insieme possiamo garantire alla tua azienda macchinari conformi alle specifiche richieste e strategie per una gestione efficace dei rifiuti in qualsiasi contesto.

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