FAQ
Domande Frequenti su presse compattatrici e compattatori
domande frequenti
Possiamo aiutarti a trovare la soluzione più efficace per gestire i rifiuti aziendali
Tutte le domande più frequenti e importanti, e tutte le risposte che cerchi sulla compattazione dei rifiuti.
No, perché le parti sensibili del cassonetto (ruote e fondo) sono protette e sollevate grazie alla specifica pedana.
No, la presenza di pannoloni all’interno di cassonetti e bidoni non porta alla formazione di percolato in fase di compattazione.
Ciò che avviene è un processo di compressione e non di “strizzaggio”.
Il pannolone, grazie al materiale assorbente di cui è dotato, trattiene i liquidi senza sversamenti. Lo stesso viene riposto all’interno di un sacco che in fase di compattazione tappa eventuali fori presenti nel sacco per far fuori uscire l’aria durante lo schiacciamento.
Sì, il compattatore può essere installato all’esterno, purché sia protetto almeno da una tettoia. Questo perché i comandi posti sulla macchina hanno la necessità di rimanere riparati dalle intemperie.
Le fasi di utilizzo del sacco sono 3:
Fase 1
La cassetta di sacchetti viene sigillata a un’estremità con una fascetta. Quando il “sacchetto” inizia a riempirsi è sufficiente allungarlo tirandolo verso il basso per estrarre altro materiale dalla cassetta.
Fase 2
Per iniziare un nuovo sacchetto, si tira il materiale verso il basso e lo si sigilla all’estremità superiore con una fascetta.
Fase 3
Si aggiunge un’altra fascetta sopra la prima e si taglia il materiale dei sacchetti fra le due fascette. L’intero processo richiede meno di 30 secondi!
No, perché il processo di cambio sacco richiede meno di 30 secondi!
Il sacco TubeSac è realizzato in PE co-estruso a 3 strati ed è 5 volte più resistente rispetto ad un sacco dei rifiuti tradizionale, come testato nella prova del Dart Drop.
Gli avanzi di prodotti alimentare stoccati nelle discariche creano gas metano, uno dei gas responsabili del riscaldamento globale. Trattando i rifiuti organici con la tecnica del compostaggio, si riducono le emissioni di gas metano, diminuendo i ritiri del materiale, limitando le concentrazioni di carbonio ma soprattutto abbattendo i costi connessi alla gestione degli scarti.
Il prodotto finale del macchinario per il compostaggio è un concime naturale che si può utilizzare sin da subito in campo agricolo. In alternativa, potrà essere immagazzinato per 30 giorni oppure conferito all’azienda municipalizzata nei giorni di raccolta dell’umido.
Certo, i cittadini e le aziende che smaltiscono in autonomia la frazione organica mediante il compostaggio hanno diritto ad una riduzione sulla tassa dei rifiuti. La percentuale di sconto da applicare sulla tari varia da regione a regione e talvolta anche da provincia a provincia.
Per maggiori informazioni a riguardo richiedici una consulenza.
L’utilizzo del tritavetro G5 riduce il volume delle bottiglie del 75% ed elimina la necessità di trasportare ed immagazzinare le bottiglie vuote. Tutto ciò permette di riguadagnare lo spazio adibito alla raccolta del vetro, riducendo gli sprechi di tempo e denaro dovuti alla cattiva gestione del rifiuto.
Il livello di rumorosità all’interno di una cucina o di qualsiasi esercizio commerciale è intorno ai 90-100 dB mentre quello emesso dal trituratore in funzione è di 70 dB, simile ad una comune lavastoviglie.
La reggetta di Ciclia è un prodotto tessile, sviluppato grazie all’intreccio di numerose fibre di poliestere incollate a caldo tra loro.
La composizione più morbida della reggetta Ciclia, le permette di sopportare una tensione che supera di 3 volte quella dei cavi d’acciaio.
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