Gestione imballaggi: come ottimizzare la logistica dei rifiuti
La gestione imballaggi in azienda rappresenta una sfida complessa che interessa diversi attori nella catena di produzione e distribuzione delle merci in qualsiasi settore.
Nonostante gli imballaggi giochino un ruolo chiave per trasportare e preservare le merci, sono anche una delle principali fonti di rifiuti. Subito dopo il loro utilizzo, diventano sia un elemento critico e oneroso per le aziende che un problema sociale devastante nella battaglia per la sostenibilità ambientale.
Tuttavia, è possibile agire con strategie mirate di trattamento e riciclo degli imballaggi alla fonte, oltre a selezionare fornitori attenti alla scelta di materiali eco-sostenibili per realizzarli.
Se stai cercando la soluzione per chiudere il cerchio e ottimizzare le risorse aziendali, non perdere l’occasione. Scopri insieme a noi come sia possibile gestire gli imballaggi in modo economico e sostenibile.
Gestione imballaggi e rifiuti da imballaggio: una responsabilità condivisa
La gestione degli imballaggi richiede la cooperazione di tutti gli attori coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo di prodotti da cui hanno origine i rifiuti.
Dunque, è una responsabilità condivisa da aziende, istituzioni pubbliche e consumatori, chiamati a rispettare la normativa italiana che disciplina gli imballaggi e i rifiuti di materiali da imballaggio come: carta e cartone, plastica, alluminio, acciaio, legno e vetro.
A prescindere dal materiale utilizzato, tutte le aziende sono produttrici e/o utilizzatrici di imballaggi. Quindi, ricoprono un ruolo fondamentale nel loro processo di produzione, gestione, raccolta e riciclo. Tant’è che la normativa italiana le responsabilizza prevedendonel’integrazione in un sistema di consorzi costituiti dal CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, e dai singoli Consorzi dei materiali.
Il CONAI ha il compito di garantire il corretto recupero degli imballaggi usati svolgendo la funzione di intermediario tra le aziende e i servizi pubblici adibiti alla raccolta. La direzione, già tracciata dal Decreto Ronchi, è quella della prevenzione e, finalmente, sembra dare i risultati sperati. Secondo l’annuale rapporto – L’Italia del Riciclo 2019 – la filiera del riciclo dei rifiuti di imballaggio ha registrano un incremento del 27%.
Implementare soluzioni per la compattazione dei rifiuti ti permette di ridurre il volume degli imballaggi alla fonte. Puoi abbattere le spese di gestione e di avvio al riciclo, migliorando le performance dell’azienda.
La classificazione degli imballaggi secondo la normativa italiana
Quando parliamo di imballaggi pensiamo subito alle scatole di cartone, al polistirolo o ai sacchi in polietilene. Oppure, ai bancali in legno, o plastica, con cui spediamo e riceviamo prodotti finiti o materie prime.
In realtà, gli imballaggi sono presenti in tutti i punti della catena di produzione, manipolazione e trasporto dei prodotti. Dunque, proteggono le merci che spedisci e ricevi, ma non solo. Sono anche delle potenti leve di marketing, realizzate con materiali di varia natura, a seconda del bene conservato, che impattano sul processo d’acquisto dei consumatori.
Quindi, gli imballaggi finiscono per diventare rifiuti da gestire in qualsiasi contesto aziendale e privato. Impattano nell’attività quotidiana e sulle risorse di magazzini, hotel, supermercati, ristoranti, bar, negozi e consumatori.
Tuttavia, prima di scoprire com’è possibile trattarli nel modo più efficace ed economico possibile, è necessario classificarli, per poter operare le corrette azioni di riciclo a norma di legge.
Cos’è un materiale da imballaggio
La direttiva europea 2004/12/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggi è stata recepita in Italia con il D.lgs 152/06. L’articolo 218, al comma 1, definisce il significato di imballaggio:
Prodotto composto da materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti. Consente la loro manipolazione, consegna e presentazione dal produttore al consumatore o all’utilizzatore”.
Inoltre, considerata l’eterogeneità delle tipologie di imballaggio, sempre più diffuse, l’articolo 218 del D.Lgs 152/06 offre una classificazione che li suddivide in:
- imballaggio per la vendita o imballaggio primario concepito per costituire un’unità di vendita destinata al consumatore.
- imballaggio multiplo o imballaggio secondario realizzato per il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, a prescindere che sia venduto come tale, o serva per facilitare il rifornimento sugli scaffali. Può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche.
- imballaggio per il trasporto o imballaggio terziario quando facilita la manipolazione e il trasporto di merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, che siano singole unità o imballaggi multipli, per preservarne l’integrità durante il trasporto.
La scelta dei materiali per imballaggi primari è vincolata dal tipo di merce che dovranno contenere. Il packaging è dunque a stretto contatto con il prodotto e soggetto a obblighi normativi, per la salute dei consumatori. In questi casi potresti trovarti a gestire rifiuti come carta alimentare, polimeri, PET, lattine, vetro, bustine termosaldabili o recipienti metallici.
Nel caso degli imballaggi secondari e terziari, invece, potresti dover gestire scatoloni di cartone ondulato, bancali e casse di legno, polistirolo, polietilene espanso, pluriball, regge e punti metallici. Senza dimenticare, film termoretraibili, biopolimeri o altri materiali plastici.
Dunque, la gestione imballaggi ha un forte impatto sulle risorse aziendali, soprattutto se si vuole operare un riciclo corretto. Per questo motivo è necessario fare un Waste audit dei rifiuti da gestire, per implementare le strategie più efficaci in base alle specifiche necessità delle singole imprese.

Gestione imballaggi: una risorsa aziendale
Il focus nella gestione imballaggi dovrebbe essere orientato su 2 aspetti fondamentali:
- utilizzare materiali ecosostenibili, che siano economici e vantaggiosi in tutto il processo, oppure selezionare partner che lo rendano possibile;
- ottimizzare i flussi logistici all’interno e all’esterno dell’azienda.
Infatti, se rimuovere il materiale di imballaggio dal ciclo di produzione e distribuzione delle merci risulta estremamente difficile, è possibile sviluppare strategie di riciclo efficaci.
La pianificazione del flusso di gestione interna dei rifiuti di imballaggio nei magazzini, nei centri di distribuzione, ma anche nelle attività ricettive a stretto contatto con il consumatore, può essere ottimizzata facilmente.
Presse per imballaggio, cestini per raccolta differenziata e sistemi con sacchi a modulo continuo, sono tutte soluzioni semplici da implementare, che facilitano la gestione dei rifiuti.
La riduzione volumetrica di carta, cartone, tessuti e materie plastiche permette di abbattere rischi e costi di gestione nell’intero processo di logistica interna, a prescindere dal settore in cui operi. I rifiuti di imballaggio diventano una risorsa per l’azienda nel momento in cui puoi trattarli alla fonte in maniera efficiente per ottimizzare le operazioni di riciclo.
Una consulenza professionale e personalizzata, unita all’utilizzo di presse compattatrici, ti permetterà una gestione dei rifiuti veloce e snella. Puoi risparmiare tempo, spazio e denaro rispettando le normative di legge in vigore, per il trattamento e il riciclo dei rifiuti di imballaggio.
Presse per imballaggio: semplifica e ottimizza la gestione dei rifiuti con la compattazione
Le scelte che farai nella gestione imballaggi influenzeranno le dinamiche aziendali interne ed esterne. Oltre a riflettersi sui partner che collaborano con te e sui consumatori finali.
Il packaging sostenibile ed economico è possibile nel momento in cui decidi quali materiali entreranno e usciranno dalla tua azienda, e quali soluzioni adotterai per gestirli. Considera che prevenzione e riutilizzo sono i 2 pilastri sui cui si basano le normative in materia di gestione imballaggi.
Perciò, scegliere la strada della compattazione dei rifiuti ti consente di ottemperare agli obblighi di legge, ottenere il minor numero di spostamenti interni e ridurre i ritiri effettuati da aziende specializzate. Una soluzione strategica potente che impatta in positivo sulle risorse aziendali.
Inoltre, operi una raccolta differenziata alla fonte che consente il corretto riciclaggio e un riuso appropriato degli scarti, mostrando il tuo impegno per la sostenibilità ambientale.
Se vuoi saperne di più su come trasformare il materiale di imballaggio in una risorsa per l’azienda, contattaci senza impegno. Ti aiuteremo a migliorare e ottimizzare la gestione e il riciclaggio dei rifiuti.